Secondo un articolo del Corriere della Sera   solo il 18% dei disabili è occupato in un lavoro rispetto al 58,7% del resto della popolazione

Questo dato è evidentemente un fallimento per la legge 68/99 che, pur avanzata, sembra non riuscire a ad essere applicata nelle sue potenzialità.  Quello che manca, palesemente, è una cultura della inclusione e soprattutto una visione di Diversity Management che sia al passo con i tempi.

Molte aziende in effetti non hanno ancora maturato dimestichezza con una nuova visione del Management che crei un ambiente inclusivo e nuove competenze, soprattutto nell’ambito HR, per valorizzare le diverse abilità e proporre una visione paritaria del lavoro e della produttività. A questo proposito Daniele Regolo, fondatore di Jobmetoo, società di consulenza e recruiting di persone con disabilità e appartenenti alle categorie protette, propone di inserire obbligatoriamente un Disability Manager nelle Aziende per formare e consapevolizzare i team.

Quello che indubitabilmente conta è investire in una nuova visione del management dove il soggetto con diverse abilità possa davvero esprimere tutto il suo potenziale ed arricchire il team con competenze proprie e soggettive: le Aziende che investono in questo  godono di un ritorno in termini reputazionali, stante che i Brand inclusivi risultano più appetibili per talenti e clienti.

Un paese e delle Aziende che guardino al futuro debbono sfruttare tutte le risorse a disposizione, e abilità diverse sono un arricchimento ineludibile.

Lavoro e diversabilità

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